1000 Papaveri Rossi - ANPI San Gimignano ha aggiunto 8 nuove foto — presso Fosse Ardeatine.

La rassegna stampa sulla 6° Edizione del Bus della Memoria che ha visto i ragazzi delle classi terze medie in visita alle Fosse Ardeatine e al Ghetto di Roma.

Purtroppo però non possiamo non menzionare una nota negativa.
L'articolo uscito sulle pagine del Corriere di Siena registra l'ennesimo meschino tentativo di riscrivere la storia e di promuovere un'altra verità, differente da quella storica.
Nell'articolo apparso il giorno 20 aprile scorso si liquida la vicenda delle Fosse Ardeatine come "vile rappresaglia, conseguenza del vile attacco di Via Rasella". Oltre ad un passaggio che meriterebbe precisazioni sulla classificazione di "guerra civile".
Ora, il giornale in questione non è nuovo a simili uscite e sopratutto ha la bruttissima abitudine di non far firmare questo tipo di articoli ai suoi giornalisti. La Sezione A.N.P.I. San Gimignano generalmente non affronta queste discussioni su i social, ma stavolta qualcosa va detta. E siccome non è dato sapere quale laureato in storia contemporanea abbia scritto l'articolo, ci rivolgeremo al direttore.
Caro direttore, ci spieghi la viltà di un'azione di guerra a pieno titolo come quella di Via Rasella e il suo nesso con il maldestro tentativo di condurla allo stesso piano di una esecuzione sistematica e insensata di 335 persone (10 per ogni tedesco morto - 32 nell'azione di guerra, uno nella notte - più 5 uccisi per eccesso), molte delle quali civili. Ci sono molte sentenze, alcune pure recenti, che definiscono l'azione come "legittimo atto di guerra contro il nemico occupante". Come del resto ci sono anche atti di processi dai quali si evince chiaramente che non fu fatto alcunché per intimare ai responsabili di consegnarsi per evitare il rastrellamento.
Una volta fatta chiarezza su questo si ricordi bene quanto segue: la deontologia del giornalista impone allo stesso che i fatti narrati corrispondano a verità e siano attinenti alla realtà delle cose. E soprattutto, che ai lettori, del suo parere, non importa proprio niente. Se lo tenga per se e vada ad esprimere la sua idea politica dentro un'urna.
Si ricordi: l'A.N.P.I. le sue battaglie in difesa dei diritti fondamentali le combatte in piazza e a viso aperto; lei le sue rivincite infantili se le prende comodamente seduto da dietro la sua scrivania per mezzo di un articolo non firmato su un piccolo quotidiano.
Sarebbe un bel gesto da parte sua una nota di scuse per queste 'volute' imprecisioni. In ogni caso.

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